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Forgiving: A Feminist Criticism of Exchange
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Il linguaggio è coscienza pratic
a che esiste anche per altri uomini [sic]
e solo per questa ragione
esiste in realtà anche per me individualmente.
Karl Marx

A chi serve il Graal?
La Folie Perceval, 1330


Ringraziamenti





Ringrazio Luisa Capelli e Gabriella Capece di Meltemi editore per il loro lavoro e aiuto editoriale, Francesca Buffo per la sua traduzione di un libro non sempre facile e pieno di neologismi. Margherita Durando, Mariangela Capuana e Au-gusto Ponzio per i molti commenti sulla traduzione e le idee. In particolare vorrei far notare che la traduzione di alcune parole e frasi è stata difficile, non essendoci un termine direttamente corrispondente in italiano. È il caso di nurturing, tradotto "pratiche di cura", scarcity, che vuol dire mancanza del necessario, tradotto "scarsità", o a volte "penuria", come anche i tentativi di rendere il s/he, oppure she or he, un egalitarismo di genere che è molto più difficile in italiano che in ingle-se. Ringrazio anche le mie tre figlie, Amelia, Beatrice ed Emma per i molti aiuti che mi hanno dato e per la loro pazienza.







Premessa

di Robin Morgan


Il libro che avete nelle mani è un dono dall'autrice al lettore, da una donna al Movimento delle Donne (e agli uomini di coscienza), in tutto il mondo.

In un certo senso, ogni lavoro di autentica teoria femminista potrebbe rientrare in questa categoria. Ma quello che Genevieve Vaughan ci ha dato è qualcosa di unico: un lavoro tanto appassionato nel suo sentimento quanto serio nella sua analisi, un lavoro nel quale la ricerca scrupolosa risuona in sincronia, e non in opposizione, ai più raffinati impulsi del cuore umano.

Tale insistenza del sia/sia, di sfidare la mente e simultaneamente riscaldare lo spirito, non è facile in un mondo di opposizioni o/o. Ciò richiede una sana audacia anche solo a tentare entrambi simultaneamente. Gen Vaughan sottolinea correttamente che le femministe già osano considerare "sospetto ogni sistema accademico" e va oltre stimolandoci a rischiare di ritrovare la nostra "naïveté", a mettere in discussione tutto. Ma non fraintendete: per naïveté lei non intende sentimentalismo o romanticismo offuscato, sebbene lasci uscire l'altruismo dall'ar-madio per farlo correre in strada in modo rinfrescante. Io trovo le sue teorie "naïf" altamente sofisticate nel sen-so migliore del termine: elaborate in modo intelligente, etiche, pragmatiche, fattibili a livello transculturale, e applicabili sia nelle relazioni intime che nella politica globale. In altre parole, le trovo effettivamente trasformative.

In questo testo lettori diversi scopriranno doni diver-si. Semiotici, linguisti, economi e studiosi di scienze politiche incontreranno una radicale sfida intellettuale femminista, rara nei loro campi rarefatti. Ma non c'è bisogno di conoscere niente di semiotica o altre discipline accademiche per apprezzare questo libro.

Gli attivisti vi troveranno un'analisi politica accessibile applicabile sia al denaro che alla mascolazione, all'a-noressia, alle armi o all'architettura: una teoria con implicazioni in sistemi chiusi e in sistemi cosmici.

I lettori uomini vi troveranno una teoria che non incolpa semplicisticamente gli uomini e tuttavia non si sottrae dal sezionare il patriarcato e insistere sulla responsabilità morale individuale e allo stesso tempo sul cambiamento sistemico.

In generale, i lettori seri preoccupati da mode pedanti e da cliché populistici troveranno in queste pagine un approccio che destabilizza allegramente molti concetti tra i quali il decostruzionismo, il postmodernismo, la carità e la co-dipendenza (per citarne alcuni).

Per me, una poetessa amante del linguaggio, c'è grande piacere nell'intelligenza e nei giochi di parole di Gen Vaughan (che delizierebbero gli affezionati di Mary Daly). In questo testo, troviamo costrutti, ad esempio "costrained reciprocity" che, io predico, potranno diventare delle frasi-tipo paragonabili a "reproductive rights", "acquaintance rape" o alla memorabile frase di Adrienne Rich "compulsory heterosexuality". Come femminista, mi divertono le illuminazioni di coscienza che ho trovato in tutto il libro, così tante che alcune gemme vengono casualmente lasciate nelle note. Come internazionalista, sono profondamente grata per la sensibilità transculturale della Vaughan che trae esempi da tutto il mondo. Come autrice di fiction godo del suo apprezzamento creativo delle favole, dei miti, archetipi e stereotipi. Come teorica politica, ammiro il suo coraggio nel rivendicare i "valori" dalla destra. Come qualcuno che s'interessa di metafisica, sono affascinata dalle implicazioni del Paradigma del Dono, dalle ultime ricerche sul cervello destro e sinistro alle visioni alternative sul-l'esistenza stessa. E come attivista politica apprezzo e ammiro il modo in cui la vita di Gen Vaughan sia un esempio della sua teoria in pratica. Infatti ella è stata così occupata per tanti anni a sostenere e partecipare l'ener-gia femminista globale che è stato difficile farla fermare abbastanza a lungo per finire questo libro.

Il suo libro può ora trovare il suo pubblico, e mi auguro che sia un pubblico grande. Perché questo libro non solo vi farà pensare, ma vi persuaderà alla speranza, offrendovi un memento dell'umana capacità di trasformazione. E ciò vi renderà stranamente felici, seppur circondati, come siete, dallo spirito mortalmente sfruttatore e intensamente avaro del patriarcato. Ciò vi offrirà una terza via, di sfida al pensiero dello status quo che pone alternative biforcate improponibili come "egoismo" e "altruismo". Questa possibilità, dal canto suo, vi darà un senso del vostro potere personale, non potere su qualcosa ma potere di. Se siete mai state madri, riconoscerete quel potere: di dare, che sia dare alla luce, dare nutrimento, o tempo, o cure, o attenzione. Se siete mai stati innamorati, riconoscerete quel potere: esilarante, di abbondanza, di gioioso riversamento (da Giulietta: "Più io do a voi, più io ho, perché entrambi sono infiniti"), la celebrazione della quotidianità miracolosa.

In qualunque modo voi scegliate di aprirvi a questo libro, incontrerete un sé possibilmente più saggio e altrettanto una società. La trasformazione di entrambi è responsabilità di tutti noi. Queste pagine sono la parte di una mappa-in-progress per il viaggio. Questo libro è uno strumento per il nostro compito.

Proprio un bel dono.




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